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CURIOSITA' |
COME SE
FOSSE UN AGRITURISMO,
ovvero cosa fare nei dintorni
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Pian di Casi non è un agriturismo né, temo,
potrà mai esserlo. Un po’ in quanto è grande per essere
un’abitazione singola ma è piccolo per ospitare, in misura
economicamente vantaggiosa, turisti e stranieri. Ma un po’ anche in
quanto, nuovamente mio malgrado, è soggettivamente tardi per
intraprendere un’attività agricola diversa da quella
hobbistica dell’apicoltura.
Magari un domani, vicini alla pensione,
si potrebbe ipotizzare un piccolo bed and breakfast, tale da
permetterci di vivere in campagna ma non in assoluta solitudine.
Di idee ce ne potrebbero essere tante: dalla
realizzazione di una piscina in giardino o di una piccola area wellness in
taverna, alla creazione di attività ludiche o
formative per gli ospiti, magari aggiungendo qualche animale simpatico come "ciuchini”
o capre... Tutto ciò premesso e tutto ciò nonostante...
mi diverte costruire questa pagina del sito... volta al domani,
organizzata come se fosse quella di un sito agrituristico, nel quale
dare informazioni sulle località vicine e le possibilità che il
territorio del Chianti Rufina e dei suoi dintorni possono offrire.
Sempre convinto
che, accanto al blasonato Chianti classico, perfetto e noto in tutto
il mondo, un altro Chianti... sia possibile, quello di Rufina... e
visto che le strutture ricettive più vicine, davvero niente di che,
sono sempre strapiene di tedeschi felici e contenti... |
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Il tabernacolo posto dopo la Chiesa di S. Pietro a Colognole |
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Dove come e quando
Spesso, vagando su siti turistici, si
legge che tutto è vicino, a portata di mano, con strade
bellissime; poi si scopre che le distanze indicate devono
essere moltiplicate per due e che le decantate autostrade
sono in realtà mulattiere. Noi intendiamo essere molto
chiari e trasparenti, fornendo indicazioni veritiere
(distanze misurate con
www.viamichelin.it e con sistema gps Tom Tom) e non tacendo
eventuali problemi o difficoltà.
Il casale, quindi, si raggiunge dopo
avere percorso
Via Uscioli, strada vicinale
bianca, per
una lunghezza di km 3,6 da quando si abbandona l'asfalto. Se il tracciato sterrato in Val Orcia è
considerato un plus, caratteristico e caratterizzante
il paesaggio senza ferirlo, lo stesso sembra non valga per la,
più prosaica, Val di Sieve; dove è considerato solo un
fastidio. Boh!
La
strada è un nastro di stabilizzato
e ghiaia, mantenuta decentemente fino alla
Fonte del Poeta,
dopo la quale peggiora marcatamente e sale
in modo deciso, affrontando un paio di tornanti e diverse
asperità del terreno.
La si può percorrere più o meno con qualunque
mezzo e con qualunque stagione (neve permettendo!) a patto
di essere abituati a guidare su fondi sconnessi; comunque è
meglio evitare di provarci con auto ribassate,
mentre ideali sono fuoristrada e suv con i quali non ci sono problemi
neppure con la
neve.
Una volta arrivati... il luogo che si
incontra è davvero bello e panoramico, immerso in scenari di
assoluta tranquillità ed in una natura incontaminata e
selvaggia, per quanto distante appena 30 chilometri da
Firenze.
Il casale sonnecchia nel bel mezzo di un
pratone, sempre
perfettamente rasato all’inglese seppure di essenze
spontanee, al confine del quale si erge un
castagneto da
frutto, una piccola brigata di olivi, noci, susini
e ciliegi, un triangolo ombroso di robinie (acacie).
Nella foto a destra uno dei tratti in salita di Via Uscioli, prima della casa.
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Oltre gli fanno da cornice:
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la corona del Monte Giovi ed i
monti soprastanti gli abitati di Colognole e Vicoferaldi
da un lato;
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un grandissimo pascolo nel quale
ruminano mucche di razza Limousine, con dietro il folto
bosco del Poggio Capannucci da un altro;
-
la valle degli Uscioli con lo
sfondo dei
vigneti e degli oliveti di Villa Spalletti da un altro
ancora, con dietro i pre-appennini ed il Passo della
Croce ai Mori.
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Il prato con la casa e gli
ospiti più affezionati: le nostre api e le mucche sullo
sfondo. Quando fu scattata la foto il prato era ancora molto
rustico.
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Le narici sono solleticate da profumi
buoni, di erba, terra, fiori, ai quali spesso non siamo più
abituati; così come da odori meno leggeri, ma altrettanto
piacevoli ed adeguati al luogo, dono delle mucche
al pascolo dietro la recinzione. Lo sguardo spazia dal prato
ai colli circostanti, al bosco, in un tripudio di verdi che
vanno dal più tenero delle acacie allo scuro delle querce; o
ai relativi rossi e marroni in periodo autunnale. Rumori non
ce ne sono, se si esclude il borbottare del torrente dietro
casa (quando non ridotto a rigagnolo dal caldo estivo) o di
qualche motosega in lontananza. Per il resto solo il vento,
gli uccelli, l’abbaiare dei daini e dei caprioli in amore,
il ronzare delle nostre api; le campane della chiesa quando
si sentono. Alla sera, invece, fanno la loro
comparsa grilli, civette, grugniti dei cinghiali che
contendono ai caprioli l’erba dei prati; mentre mi piacerebbe poter aggiungere
dell’ululato del lupo ma, nonostante sia presente in zona,
non l'ho mai sentito...
Personalmente starei a Pian di Casi
tutto l’anno ma, onestamente, i mesi freddi e piovosi (pur
essendo di norma sopra la quota nebbia) sono i meno indicati.
Splendida la primavera, con le fioriture dei ciliegi, le
ginestre, le acacie e le bordure di lavanda, giaggioli,
maggiociondolo e lillà; per me meraviglioso l’autunno con
castagne e funghi da raccogliere, le giornate che iniziano
ad accorciarsi e l’odore della legna che brucia alla sera
nel camino; forti sia l’estate che l’inverno, uniti dalle
ore passate all‘aperto che si alternano alle pause dentro le
mura domestiche, per fuggire alle vampe torride del mezzo
dì, come al freddo pungente del tardo pomeriggio.
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Il pane del bosco e il casale sullo
sfondo; Settembre 2010
Distanze:
Pian di Casi si trova a:
-
Km 5 dalla stazione
F.S. più vicina (Scopeti, che è anche il
piccolo centro abitato più
prossimo);
-
Km 10 da
Rufina, il paese più vicino, dotato di tutti i servizi
essenziali (dalla Coop al veterinario, al servizio di ambulanza,
a ristoranti e negozi) dal quale è possibile prendere il treno
per Firenze e raggiungerla in 33 minuti;
-
Km 10 dal borgo e dal lago di
Londa, sede anche di uno dei
Centri visita del
Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona,
Campigna;
-
Km 11 da
Dicomano, porta di accesso tra la Val di Sieve ed il
Mugello;
-
Km 16 dal borgo medioevale e dal
Castello di Nipozzano, sede dell’omonima cantina;
-
Km 16 da
Pontassieve, la cittadina più prossima dotata di ogni
servizio e di stazione ferroviaria sulla linea Roma-Firenze, con
Firenze raggiungibile in 25 minuti;
-
km 21 da
San Godenzo e dalla sua splendida Pieve romanica;
-
km 24 dal Passo della Consuma, porta del
Casentino (km 75 dal
Santuario della Verna);
-
km 25 dall'outlet di lusso
The Mall di Leccio di Reggello;
-
km 28 da Castagno d’Andrea, altra sede
dal
Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona,
Campigna e punto di partenza per decine di
itinerari trekking nel Parco);
-
km 29 dal
Parcheggio Scambiatore di Viale
Europa a
Firenze (km 35 da Piazza Signoria e km 44 dall’aeroporto
di Peretola);
-
km 33 dal borgo medievale di
Scarperia, noto nel mondo per la produzione di coltelli e la
manifestazione dei
Ferri Taglienti e sede anche dell'omonimo
autodromo);
-
km 42 dal
Lago di Bilancino, balneabile, dotato di spiagge
attrezzate e noleggio natanti;
-
km 45 dal centro commerciale
Barberino Outel Village di
Barberino di Mugello;
-
km 51 dal
Parcheggio Scambiatore di Villa Costanza
a Scandicci (per prendere la tranvia direttamente dalla A1);
-
km 79 da
Arezzo (km 108 da Cortona);
-
km 89 da
Faenza e le sue ceramiche;
-
km 100 da
Siena (km 85 da San Gimignano);
-
km 111 da
Lucca;
-
km 127 da Cervia e dalla
costa Adriatica (km 133 dalla vitalissima Rimini);
-
km 133 da
San Marino;
-
km 136 dal mare della
Versilia (Viareggio);
-
km 182 dal
litorale maremmano (Marina di Grosseto) e dal
Parco regionale della Maremma.
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La Fonte del Poeta; il
penultimo bivio prima del casale
Indicazioni stradali
Per arrivare a Pian di Casi,
-
da Firenze: è necessario raggiungere Pontassieve, o dalla S.R.
67 Tosco Romagnola (Via Aretina) o dalla S.P 34 di Rosano;
-
dall’autostrada del Sole A1, da nord: è consigliabile uscire a
Barberino di Mugello, percorrere il Mugello (San Piero a Sieve,
Borgo San Lorenzo, Vicchio) fino a Dicomano;
-
dall’autostrada del Sole A1, da sud: si può uscire a Firenze sud
o a Incisa-Reggello per continuare, in entrambi i casi, per
Pontassieve: nel primo caso sulla S.P 34 di Rosano e nel secondo
sulla S.R. 69 di Valdarno.
A
questo punto chi proviene da Pontassieve dovrà raggiungere Rufina e
superarla in direzione Dicomano, fino all’abitato di Scopeti;
passato il quale, dopo circa 700 metri, girerà al bivio, sulla
sinistra, per Colognole-Monte Giovi. Chi proviene, invece, da
Dicomano dovrà seguire le indicazioni per Rufina-Pontassieve
incontrando prima Contea e poi Casini; passato il quale, dopo circa
900 metri, girerà allo stesso bivio, sulla destra, per Colognole-Monte Giovi.
Da tale bivio si percorreranno circa 800 metri (passando prima
sotto la ferrovia e subito dopo sul fiume Sieve) fino ad una curva a
gomito sulla destra in corrispondenza della quale, a sinistra,
diparte – accanto alle cassette delle lettere rosse – Via Uscioli,
debitamente segnalata. Da qui, dopo circa 600 metri, si passerà il
torrente Uscioli e si girerà a destra per poi girare subito attorno
ad un casale a sinistra in leggera salita. Basterà, a questo punto,
seguire i cartelli “Pian di Casi”. |
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Laghi e pesca sportiva:
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poco prima di Via Uscioli, a km 4 dalla
casa, si trova il lago di pesca sportiva Lago d’Argento, presso
il quale è possibile pescare, anche di notte (trote, carpe,
lucci e diverse altre specie ittiche), noleggiare mountain bike,
prendere il sole; qui si possono anche fare gite a cavallo e
frequentare corsi di equitazione, oltre a poter partecipare a
giornate di dog trekking con i propri cani;
-
un altro lago di pesca sportiva si trova
sulla sommità del Monte Giovi, in località Tamburino, ad oltre
840 metri s.l.m e a km 13 dal casale, presso l'Agriturismo
La bottega di Montegiovi.
Equitazione:
Nuoto, tennis, trekking e quad:
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nei paesi di Rufina e di Dicomano vi sono
la piscina comunale, i campi da tennis e di calcetto; la piscina
c'è anche a casa di Franco e Maria, a Valecchio, ad
appena km 2,1 ma non credo gradirebbero l'intrusione!
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a San Godenzo si potevano noleggiare quad e fare escursioni guidate, anche in gruppo, su sterrate e
carrarecce che si dipanano tra castagneti e faggete (non più
purtroppo);
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in tutti i sentieri circostanti si possono
fare passeggiate a piedi o in mountain bike, fino a raggiungere
la sommità del Monte Giovi o i borghi dei dintorni (Acone,
Montebonello e via di seguito). Si tratta in parte di
sentieri
segnati dal C.A.I. (come ad esempio lo
00 che porta alla vetta
del monte attraversando la vallecola del torrente Uscioli) ed in
parte di sentieri usati per le attività silvocolturali;
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i boschi ed i prati intorno a Pian di Casi
sono poi ricchi di
funghi (prataioli,
porcini, ovuli,
galletti)
e di altri prodotti del sottobosco, come fragole e more di rovo.
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Cavalli al pascolo, 2009
Io ed il quad, 2009 |
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Uva nera pronta per la vendemmia, 2008 |
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Enogastronomia
Il
Chianti Rufina, forse non troppo
motivatamente meno blasonato del Chianti più nobile, quello
grevigiano e senese, presenta curatissimi vigneti per lo più a
Sangiovese, Canaiolo, Trebbiano, Cabernet; di proprietà di piccoli
produttori o di ben note case vinicole: dai Frescobaldi (col locale Pomino bianco e rosso o il Nipozzano riserva) agli Spalletti.
Da Pontassieve a Rufina, o salendo verso
Pomino, si dipana placida la strada del vino, Chianti Rufina e
Pomino appunto, costeggiata da vigneti, casali e fattorie in quella
che è la più piccola sotto sezione del Chianti (12.483 ettari)
risalente al 1932.
Così, proprio sul poggio davanti a Pian di
Casi, a km 8 di strada panoramica, vi è la storica
Fattoria di Colognole, con la villa del XVII secolo, presso la quale è possibile
visitare le cantine, degustare ed acquistare i vini locali I.G.T.
In ogni caso, non c’è che l’imbarazzo della
scelta nelle oltre quindici
aziende vinicole del territorio, molte
delle quali con location mozzafiato in castelli medievali o
ville rinascimentali.
Se Bacco ha avuto la sua breve descrizione,
anche la gastronomia non può essere da meno con una cucina locale
tipica toscana basata, soprattutto, su pasta tradizionale
(tagliatelle fatte in casa e tortelli di patate), carni e
selvaggina: con in testa il sempre presente cinghiale in umido che
fa la sua apparizione in trattorie, ristoranti e sagre paesane.
Impossibile elencare i luoghi dove si mangia
bene, spesso a buon prezzo, ma una menzione la merita, dal mio punto
di vista, il mitico Agnoletti di San Godenzo dove, col costo di una
birra ed una pizza, si fanno scorpacciate di tagliatelle e tortelli
memorabili. |
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Curiosità: scultura e yoga
La campagna genuina, ancora un po’ selvaggia,
ha da sempre attirato personaggi “strani” (alla toscana), per metà
geniali per metà eremiti. Così ad un tiro di schioppo da Pian di
Casi, circa km 1,5 di sassi e boschi, vive e lavora l’amico
Filippo Dobrilla, forse il più noto speleologo italiano e, soprattutto, il
nuovo Michelangiolo in aria di... sgarbiana certificazione!
Se, pertanto, facendo una passeggiata, vi
capita di veder sbucare, in mezzo alla vegetazione, un paio di
giganti di marmo di oltre cinque metri di altezza con un tipo
ossuto, pieno di riccioli che li percuote con martello e
scalpello... non avete bevuto troppo. Vi siete solo imbattuti in
David e Giona, l’opera magna alla quale Filippo lavora
da tempo, nel mentre scolpisce altri soggetti per committenti
pubblici o privati e mentre coltiva il suo terreno o pascola le
capre.
Non so se consigliare di fargli visita,
invero è sempre molto cortese e disponibile, o se suggerire di non
violare la sua vita riservata, motivo per cui non fornisco il nome
della località in cui vive; in ogni caso è davvero un “personaggio”
dalle mille abilità manuali e dalla indubbia bravura come apprezzato
scultore, approdato alla Biennale di Venezia curata da
Vittorio Sgarbi ed all'Expò di Milano del 2015.
Passando dalla scultura alla cura dell’anima,
credo che il silenzio della campagna, la natura, gli spazi
incontaminati possano aiutarci nella ricerca di noi stessi, nel dare
una risposta a mille e mille “se” e “ma”, nel dare un senso
religioso o spirituale al nostro esistere.
Così, a km 2,1 da Pian di Casi, è sorto
Grempoli Retreat
dove l'amica Prem Meli organizza corsi di yoga, workshop,
seminari ed incontri di approfondimento.
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