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Chi ha vissuto a Pian di Casi cinquanta anni or sono dice che vi era un'aia in pietra, probabilmente sul lato opposto alla nostra porzione, che col tempo è stata distrutta coi successivi livellamenti del terreno. Così nel 2014, purtroppo in una giornata piovosa, abbiamo cercato di rifarne una, davanti all'ingresso della casa, proprio sul limitare del muretto ricostruito diversi anni fa', utilizzando mq 10 di vecchi blocchi di pietra serena di quelli usati per i marciapiede, del peso di circa un quintale l'uno, che avevo portato su con Iryna e lasciati per un annetto appoggiati alla rinfusa. Il lavoro è stato fatto a mano, con l'aiuto di una pala meccanica, da me e dall'amico Roberto (con Piero... direttore dei lavori) nel pieno rispetto degli strumenti urbanistici del Comune di Pontassieve: senza usare cioè malta cementizia ma lasciando la superficie assolutamente permeabile. Si è iniziato dando una leggera livellata al terreno e togliendo erba e radici; quindi si è steso un telo di tessuto non tessuto ed un bello strato di sabbia; poi, per mezzo di un pantografo attaccato al braccio della ruspa, si sono disposte le pietre in una sorta di serrato gioco del Tetris, livellando con livella e mazza. Alla fine si sono sparsi 4 o 5 sacchi di sabbia di fiume, fine, che è andata a compattare le fughe rendendo il tutto inamovibile. |
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2013. Le pietre in attesa di essere sistemate |
2014. Con la ruspa si livella il terreno. |
2014. Poi si finisce col rastrello. |
2014. Quindi si stende il tessuto non tessuto e la sabbia. |
2014. Dopo stesa la sabbia, si dispongono le pietre... |
... controllando l'inclinazione con livella e rigone e aiutandosi con la mazza. |
2014. Io e Roberto stringiamo il pantografo a prendere i lati della pietra... |
... che poi pongo a dimora, direzionando il pantografo retto dalla ruspa. |
2014. La pioggia ci ha costretti a togliere l'acqua a secchiate... |
... prima di poter finire, ormai quasi a buio! |
2014. Il mattino dopo ci presenta il lavoro quasi ultimato... |
... cosa accaduta poi stendendo la rena fine a sigillare le fughe. |
Successivamente ho creato uno scalino tra la parte più a monte, lasciata a prato fino al muretto a secco superiore, e quella a valle prima dell'aia in pietra, dove ho realizzato un piccolo vialetto di ghiaia bianca che porta ad una sorta di scaletta a sassi che sale verso il prato; la proda è stata piantumata con alcune piante di rosa ed una ginestra, mentre a sinistra del vialetto è stata creata una bordura fiorita con essenze di vario tipo, che fioriscono da Aprile e Novembre. Sopra l'aia abbiamo costruito poi una pergola di legno (in realtà un carport comprato da Oby, debitamente modificato e tagliato) col tetto in canniccio; abbiamo sostituito il filo elettrico dietro l'aia con una palizzata di legno ed abbiamo messo un cancello, molto colorato, tanto per tenere fuori i cinghiali dall'unico accesso rimasto aperto sulla recinzione. Sperando che i cinghiali... non imparino a spingere col muso e aprire il cancello... |
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A sinistra dell'aia ho ricavato uno scalino... |
... che ho rinforzato con assi trattate fissate a paletti di legno |
Ho coperto con tessuto non tessuto lo spazio ricavato tra scalino e aia... |
... sul quale poi ho steso un bello strato di ghiaia, a fare un vialetto. |
Qui si è iniziata a montare la pergola ancorando i pali in U di ferro... | ...e andando mano mano a completare il tutto |
La pergola è finita con copertura in canniccio. | Il filo elettrico anteriore è stato sostituito con una palizzata. |
Prima di dimenticarci come era prima, 2014... | ... o ancora prima, 2004 |