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LA CAMERA BLU

La camera blu è la prima che si trova percorrendo il piccolo corridoio che le divide e collega la zona notte con la cucina. E' divisa dalla camera verde da un muro, non certo coevo all'impianto originario della casa, costituito da una fila di mattoni pieni di 10 cm di spessore. A mio avviso la parte più vecchia del casale aveva una sola camera grande, soprastante la stanza del forno e la legnaia/stalletto, che è stata successivamente divisa in due per ragioni di praticità.

Quando ho messo mano alla ristrutturazione aveva il pavimento avvallato, con svariate mezzane rotte, una sorta di scatola triangolare in legno che serviva per permettere lo sbarco alla scala sottostante, un soppalco in condizioni precarie che proseguiva da sopra il corridoio. Il primo intervento fatto (proprio in prima persona, io e Piero, al freddo del periodo invernale) è consistito nella rimozione della pavimentazione e del massetto sottostante; nel recupero delle mezzane con pulitura a spazzola ed acido muriatico; nel disfacimento della strana "propaggine" della scala, sanata con la sostituzione di parte del vecchio assito sottostante.

 

Si smonta, con mazzuolo e scalpello, il pavimento della camera per rifarlo

  Si è demolito lo sbarco della scala sottostante, poi rifatto di forma diversa.

 
Successivamente è stata stasa una rete elettrosaldata ed è stato creato un nuovo massetto in cemento nel quale, proprio come si faceva prima delle venefiche colle, sono stati “affogati” dei "magatelli", cioè correnti, di legno di abete. Su tali correnti sono stati, successivamente, posate ed inchiodate tavole di abete di dimensioni eterogenee, con incastro maschio/femmina, che avrebbero costituito l'assito. Questo è stato, per sicurezza, ancorato anche con un velo di colla usata in bioedilizia ed è stato trattato solo ed esclusivamente con cera diluita con balsamo di agrumi.

 

Sopra il pavimento, con la rete elettrosaldata, i tubi per il radiatore, le folaxiti.

 

   

Per quanto riguarda lo "scatolotto" atto a permettere lo sbarco della scala sottostante, di collegamento tra ingresso e cucina, questo è stato rifatto di forma rettangolare, dell'altezza di una panca, ed è stato rifinito con mezzane di cotto antico (foto sopra e destra). Gli intonaci sono stati rifatti solo parzialmente, ed è stato lasciato uno sprazzo di pietre faccia a vista, sul muro davanti alla porta di ingresso, proprio accanto alla finestra.

In questa stanza l'intervento più ragguardevole ha costituito la ricostruzione del soppalco, già in origine a copertura del disimpegno e di parte della camera; sono stati sostituiti i correnti, è stata smontata e rimessa la trave portante ed è stato ricostruito il muro di sostegno con un disegno diverso. E' stata, cioè, ricavata una cabina armadio a sinistra entrando in camera, sopra la quale si ha parte del soppalco che, in origine, non aveva scala di accesso; questa è stata realizzata in legno di abete, trattato a cera, e corre lungo la parete di divisione tra le due camere.

L'illuminazione è garantita da faretti in ceramica bianca ed azzurra, mentre al riscaldamento pensa un radiatore in ghisa posto sotto la finestra; qui è stata ridotta la parete esterna che è stata, al contempo, coibentata con un foglio di sughero proprio in corrispondenza della massa radiante, al fine di evitare dispersione del calore verso l'esterno. E' stato poi installato  uno split per il condizionamento dell'aria, anche con funzione pompa di calore.

 

 

Nella foto e destra il muro, ad "L" che delimita la cabina armadio e sostiene il soppalco. E' stato costruito con foratelle, poi intonacate, e sulla destra è stato finito con una sorta di colonna di mattoni antichi, recuperati dal muro che delimitava la scala di accesso alla cucina.